giovedì 27 giugno 2013

Figli

Quando si dice retoricamente "l'unica cosa bella che ho fatto nella vita sono loro". 
I miei soffi di vita....
Ognuno come puo'.



 T. è il mio primogenito, anno 1998. E' una personcina tanto intelligente quanto stronza.
Sa decisamente cosa vuole dalla vita e s'impegna tanto quanto gli serve per arrivare allo scopo. Ora sta attraversando la fase "riconosco solo i miei amici, voi non siete nessuno". Voi dovete aiutarmi quando mi servite per il resto non scocciatemi.
E' bellissimo il mio T. e per quanto lo ami.....lo lascerò andare appena può...e lui se ne andrà lontano, non rimarrà a lungo con noi.








S. è il mio secondogenito, anno 2002. S. è una personcina speciale, lo è sempre stato. Lui è un vulcano di emozioni, positive e negative. Un vulcano lui, che erutta e poi si smorza....mio figlio speciale ha l'ADHD, e come un macigno sul suo capo, da paura per il suo futuro ma stiamo lottando nel presente per riuscire a costruirgli un futuro meno peggio.







D.L. è il mio miracolo. Anno 2012
E' arrivata di sorpresa come un dono inatteso, e come i doni a sorpresa sono i più belli ed emozionanti.
E' la gioia del mio presente, la luce del mio futuro. Bellissima, dolcissima. La mia vita.




mercoledì 26 giugno 2013

Eccomi!! nuovo inizio





Riapro questo blog, aperto e chiuso più di una volta (non ricordo più quante), rinominandolo così.
Prima o poi lo dimenticherò ancora, presa come sono da tutto quello che quotidianamente devo fare, oppure non mi piace più, oppure mi frulla un'altra idea.

Deficiente? Mi sento tale e pian piano lo spiegherò a me stessa il perchè, anzi ne salterà fuori da solo.
E chi sono? Una quarant'enne ormai, fisicamente insignificante (ho sempre detto tra me di essere in un corpo non mio).....sempre più scontenta del mio volume.
Nonostante tutto sono sposata, non sempre felicemente, ultimamente più contenta di come vanno le cose e...mamma di 3 figli.

Nella mia vita, dall'infanzia ad oggi sono stata molto timida, direi al limite del patologico, o forse quel limite l'ho pure superato.
Questo mi ha condizionato gran parte della vita....non ho brillato a scuola, per paura di espormi.
Non ho continuato gli studi per paura di doverci provare. Al lavoro sono sempre stata una frana, ho sempre cercato e trovato lavori che meno mi si addicevano, al contatto con il pubblico dove non spiccicavo parola e son sempre stata lasciata a casa al termine dei contratti.
Ho avuto il primo e l'unico contratto a tempo indeterminato due anni fa, all'età di 38 anni, in un posto dove non brillo nè di personalità tantomeno di capacità.
Dove chi è arrivato dopo di me ha più dimestichezza organizzativa, autonoma e concreta.
Comunque il mio contratto è iniziato a 40 ore per poi diminuire a 30, e ora me ne ritrovo 20 ore settimanali. E chissenefrega! Sono fermamente convinta che rimanere mezze giornate chiusa dentro quelle quattro mura è come buttare via parte della mia vita.

Arrivare a 40 anni a chiedersi quale sarebbe potuta essere la mia strada, ma non è nuova la domanda, me la son sempre posta, immaginandomela in 1000 contesti diversi, senza sapere se veramente sarebbe stata migliore.
Desiderare una vita più creativa e mettere in atto le fantasie arzigogolate della mia mente.

Ecco cosa vorrei fare.......imparare a cucire, creare abiti magari da sposa.
Imparare a confezionare.
O tutta quell'arte minore chiamata comunemente lavori femminili.
Mah.....