giovedì 30 gennaio 2020

KNACKEBROD



Ricetta Re-cake del mese di gennaio veramente interessante e facile da realizzare. 
Fatto più di una volta è piaciuto molto.  Li adoro con lo stracchino cremoso. 







  • 100 g di farina di segale integrale
  • 115 g di farina di farro
  • 25 g di fiocchi di avena
  • 2 e 1/2 cucchiai di semi di sesamo
  • 1 e 1/2 cucchiai di semi di lino
  • cucchiaini di semi di girasole
  • 5 cucchiai di semi di zucca
  • 1 e 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • 170 ml di acqua
  • 80 ml di olio extravergine di oliva

Istruzioni

  1. Mettete tutti gli ingredienti in una ciotola  e lavorate  fino a ottenere un impasto compatto.
  2. Posizionate un foglio di cartaforno su un piano di lavoro e rovesciateci l’impasto. Ricoprite con un altro foglio. Stendete l’impasto abbastanza sottile (circa 3 mm, ma se vi piace anche più sottile), quindi eliminate il foglio di cartaforno superiore e, aiutandovi con quello inferiore, trasferite l’impasto su una placca da forno o una teglia molto grande (dividete l’impasto a metà, se per voi è più pratico).
  3. Cuocete a 200 gradi per 20 minuti, togliete dal forno e incidete l’impasto con la punta di un coltello affilato, formando dei rettangoli, dei quadrati o le forme che preferite. Rimettete il tutto in forno per altri 5 minuti, sfornate e fate raffreddare in teglia per 10 minuti, poi trasferite tutto su una gratella e fate raffreddare completamente.




giovedì 28 novembre 2019

Flammkuchen alsaziana

E rieccomi.
La sfida di questo mese, è un piatto di origine alsaziana e la cosa mi ha incuriosita parecchio.
Il mese scorso non sono riuscita a partecipare, o meglio, in genere i lievitati dolci non mi riescono particolarmente bene, ed in effetti mi ero cimentata ma con un risultato a dir poco imbarazzante.
I lievitati salati, tipo focacce  come questa, sono più consoni alle mie capacità.
Non avendo mai assaggiato questa specialità, ero curiosa ed intimorita del suo successo. In pratica è una specie di pizza condita anziché con il pomodoro, con del quark e panna acida, molto intrigante ma nello stesso tempo non sapevo se sarebbe piaciuto a casa.
Che dire? È andato finito subito!!



Ingredienti

Per la base:

350   di farina 00

3,5 – 5  di lievito di birra fresco 

 cucchiaino di sale

 cucchiaino di zucchero

175 – 190   di acqua

25   di olio extravergine di oliva


Per la farcia:

          cipolle bionde

150   di panna acida 

100   di quark

150   di pancetta affumicata

Olio extravergine di oliva

Sale

Pepe

Noce moscata

Istruzioni

  1. Sciogliete il lievito in parte dell’acqua, aggiungete lo zucchero e mescolate. Versate la farina in una ciotola capiente. Aggiungete l’acqua con il lievito e l’olio. Iniziate a impastare aggiungendo il resto dell’acqua e poco dopo aggiungete il sale. Continuate a impastare fino a ottenere un panetto morbido e ben incordato. Mettete il panetto in una ciotola unta con un filo d’olio, coprite con pellicola e fate lievitare finché non sarà raddoppiata di volume.
  2. Mescolate il quark e la crème fraiche. Unite un pizzico di sale, pepe e noce moscata. Mettete da parte.
  3. Tagliate le cipolle a metà nel senso della lunghezza e poi affettatele non troppo sottili. Mettete un filo di olio in una padella, aggiungete le cipolle e rosolatele a fuoco dolce, finché non saranno fondenti. Mescolatele spesso, affinché non si dorino troppo. Verso fine cottura, unite anche un pizzico di sale.
  4. Riducete la pancetta a listarelle sottili.
  5. Riprendete la pasta lievitata e accendete il forno a 230°C.
  6. Disponete un foglio di carta forno sul piano di lavoro. Dividete la pasta a metà e stendetene una parte sulla carta forno, creando un rettangolo piuttosto sottile e dai bordi arrotondati, aiutandovi con un matterello. Utilizzando la carta forno, spostate il rettangolo su una placca da forno. Ripetete con l’altra metà della pasta.
  7. Suddividete la crema di formaggio tra i due rettangoli e spalmatela fino a un centimetro dai bordi. Completate con le cipolle e la pancetta. Pepate e infornate per 15 – 20 minuti o finché le flammkuchen non saranno cotte.




martedì 1 ottobre 2019

Reagan

Reagan
Reagan chi?
Non nascondo che solitamente su Raverly tendo ad aggiungere il cuoricino a tutto quello che passa, mi piacciono le combinazioni di colori, mi piacciono i filati nonché le costruzioni sartoriali. Salvo di tutto. Poi quando mi ritrovo a dover decidere man mano scarto gran parte dei salvati in quanto per un motivo o per un altro non cozzano con le mie esigenze.
Devo confessare che anche il Reagan di Isabell Kraemer sarebbe stato scartato se non che mi sono intestardita a far un campione con un filato che non era contemplato da nessuno. Il campione lavorato con il 2,5 era praticamente perfetto per cui ho deciso di acquistare il modello e lavorarlo con la Kinu e la Kin Gin entrambi filati della Ito.
È stato un lavoro interminabile ma devo dire che mi ha dato delle grandi soddisfazioni. È un capo molto versatile, caldo e nello stesso tempo molto leggero. Quel pizzico di luccichio dato dal kin gin rende il tutto un pochino bon ton, come piace a me.











domenica 15 settembre 2019

Quanto è dura ricominciare






Riprendere in mano il blog .....purtroppo lo faccio ciclicamente ogni tanto e poi lo abbandono per lungo tempo. Mi riprometto di riprenderlo ma tra la pigrizia e la scusa del poco tempo a disposizione i giorni e mesi passano, e lo trovo un gran peccato.
Ci riprovo, magari con più convinzione e vedremo dove mi porta questa voglia di comunicare. Intanto benvenuti e benritrovati  a tutti, sarebbe bello che, nonostante i social imperversano ovunque, ci si possa ritrovare anche qui.

La gallette di porri? e patate. 😃

Non nascondo che ci son periodi in cui cucinare è un’impresa di costrizione, a volte dovuto al fatto che ad ogni pasto devo pensare a più portate dovute a diverse esigenze. A volte semplicemente perché non trovo l’ispirazione, o voglia di mettermi a spignattare.
È da qualche mese che sono incappata di nuovo del progetto culinario di Re-cake, in cui ogni mese ci si mette in discussione con una ricetta proposta da loro. Che devo dire, che come fotografa ho da imparare, ma tanto da imparare..... se il concorso premiasse la peggior foto, la mia sarebbe in testa.
Ad ogni modo a settembre è da realizzare una Gallette, l’originale è farcita con porro e le patate, mentre io , ne ho fatte ben due, la prima avevo utilizzato i peperoni sempre con le patate sotto, la seconda con la cipolla di Tropea e devo dire che tra le die ho preferito la seconda.
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l'impasto ( io ho usato metà dose) 

  • 150 g di farina di farro  (75)
  • 250 g di farina 00.        (125)
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 225 g di burro freddo.   (110)
  • 125 g di acqua fredda.   Qb 

Per la farcia

  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • 1 porro grande. ( usato due cipolle Tropea)
  • 50 g di caprino
  • 5 cucchiai di panna acida
  • 2 spicchi di aglio
  • Sale
  • Pepe
  • 4 cucchiai di aneto
  • 2 patate grandi ( una patata grande)
  • 1 uovo grande
  • Pepe rosa

Istruzioni

  1. Messo sul piano di lavoro le farine, il sale, lo zucchero e il burro ho lavorato gli ingredienti  aggiungendo l’acqua pian piano fino ad ottenere un impasto morbido e liscio. Avvolto con pellicola e fatelo riposare in frigo per almeno 30 minuti.
  2. Affettate  finementele cipolle le ho saltate in una padella con un po’ d’olio per qualche minuto. Salato e pepato, terminato di cuocerle quando hanno iniziato a caramellarsi. 
  3. Preriscaldate il forno a 180 gradi.
  4. In una ciotola ho unito la panna acida, il caprino e l’aglio e condito  con sale e pepe.
  5. Ho affettato finemente le patate e messe in una ciotola con acqua.
  6. Hobripreso l’impasto dal frigo, e steso su un foglio da carta forno a uno spessore di 3 mm. Ho spalmato la crema di formaggio sul fondo della base della galette fino a un centimetro dal bordo. C
  7. Le patate scolate e asciugatele con carta assorbente vanno condite con sale, pepe e un filo di olio.
  8. Quindi ho disposto le patate sul fondo della galette, unito  le cipolle saltatie e ho richiuso  la galette ripiegando i bordi su loro stessi. Infine spennellato il bordo della galette con l’uovo.

    La gallette va città  per 40 minuti o finché non sarà ben dorata e il fondo cotto. Completate, a piacere, con un filo di miele, altro aneto e qualche grano di pepe rosa.





sabato 3 marzo 2018

Bora scura

Sta di fatto che ..... è sparita l’app con cui pubblicavo i miei post dal cellulare.... cioè è stata cancellata da chi l’ha ideata e io non so più da che parte prendere il fatto.
Questa è una nuova app, grazie a ciò riesco a scrivere ma non a pubblicare le foto, spero che presto dia questa opportunità. 

Volevo parlarvi della mia ultima creazione Bora scura, una maglia di Valentina Cosciani pubblicata sul suo libro Scontrosa Grazia. Lo trovate quiqui
Parlo del Filato:
Questa lana ce l’avevo da un paio di anni.... la mia smania compulsiva mi porta ad acquistarla che.... prima o poi mi servirà ma che man mano accantono. Il modello indicava questo tipo di filato ed eccolo!! Dal mio baule salta fuori la Shetland!!
Che lana è la Shetland? Dimentichiamoci la morbidosa, setosa, avvolgente lana merino o cashmere. È lana lana, con un suo carattere, una sua struttura ..... la sua ruvidezza. 
Perché usarla? Prima di tutto perché non cede e quindi non smolla deformando il capo e secondo ma non ultima caratteristica.... perché è adatta ai lavori con più colori come questa maglia. La Shetland al primo lavaggio ha un leggerissimo e naturale infeltrimento che permette di unire letto maglie e rendere perfetto il disegno. 
Parlo del Modello:
Non nascondo la mia predilezione per i capi disegnati da questa designer, non nascondo il mio innamoramento per le maglie con i disegni, quindi era il caso di provare a realizzarlo. Il filato lo avevo ed eccolo fatto.
Il modello è spiegato in maniera chiara, come sempre del resto. 
Alla fine è risultato decisamente più delicato dell’originale ma comunque molto versatile e perfetto con un paio di jeans. 

venerdì 1 dicembre 2017

Nuovo amore. 


La mania di provare nuovi filati non è scomparsa.

Internet è una brutta bestia e me ne rendo conto. Se non ne sapessi nulla, andrei al solito banco del mercato e cercherei il colore che mi piace tra i filati misto acrilico ( non ho ancora capito perché lì è TUTTO metà lana e metà acrilico), e stop.

Quando invece inizi e capire il vasto mondo dei filati, filati e non lana perché scopri anche che la lana è solo della pecora mentre i filati in genere appartengono anche ad altre specie.... non solo! Capisci pure che ci sono pane di certe pecore e lane di altre !!!! Con caratteristiche naturalmente diverse e per scopi altrettanto diversi.

Questa lana mista a seta mi ha incuriosita fin dall’inizio, mi daba senzasione di morbidezza e lucentezza cosa che non mi ha disattesa nel momento in cui l’ho toccata.

È molto piacevole da lavorare, altrettanto da indossare. 

Ne ho fatto un scaldaspalle, è venuto un capo elegante ma nello stesso tempo facilmente portabile.

Appena mi troverò più decente da fotografare ve lo faccio vedere per intero. Intanto vi mando al modello originale. 

https://www.ravelry.com/patterns/library/nuovo-amore


sabato 18 novembre 2017

Onda calma

C’è da dire che.... ogniqualvolta realizzo un nuovo progetto, avanzo sempre un intero o mezzo gomitolo. Ne ho tantissimi di questi avanzi di gomitoli e se ne stanno lì, aumentando sempre di più. Un gran peccato. 

Mi son detta che tra un modello e l’altro, devo riuscire ad usarli e realizzare qualcosa alla meno peggio. Molto difficile riuscire a far saltare fuori una maglia, c’è ne vorrebbe troppa o troppi colori insieme che ne farebbe un arlecchino.



Per questo progetto ho scelto due tipi diversi di lana merino nera, ( la merino della Regina, e della Drops) due filati Lucidi air lux e una di seta Ito, sempre nera. 

Quello che ne è venuto fuori l’ho realizzato man mano che avanzavo nel senso che non l’ho progettato prima.... non ne sarei capace.

Ho trovato un motivo che mi ha colpito e piaciuto e l’ho realizzato. 


Ne è uscita una piccola cappa, con collo alto in cui ho inserito il motivo a pizzo e ho proseguito con gli aumenti in tondo per allargarla alle spalle. Ho usato le due merino alternandole ad ogni ferri per nascondere la loro diversità, e infatti non si nota. 

Ho usato i due air lux per dar  luce e leggerezza. Mentre il filato di seta è rimasto lì, non l’ho toccato.


Ne è venuto fuori un capo comodo e un poco poco chic. 


lunedì 6 novembre 2017

Shaslik, una sciarpa per tutti

Avevo un gomitolo di questo filato.....che farne?

Un ottobre piuttosto caldo quest’anno ma l’idea di farne una sciarpa mi è balenata velocemente, in inverno non mancherà di indossarla.



È una sciarpa asimmetrica. Si parte dalla parte più stretta per poi allargare man mano che si procede. La lavorazione è piuttosto semplice, il motivo si ripete con regolarità e il lavoro procede velocemente.

https://www.ravelry.com/patterns/library/shashlik

Qui il link per chi volesse realizzarla. È un modello scaricabile gratuitamente.

Come sempre mancando un fotografo disposto a fotografare la sottoscritta, mi diverto con la mia modella de cuore.











La modella ha scelto il luogo e le pose. 


giovedì 7 settembre 2017

Spotlight, l'inglese questo spauracchio


http://www.ravelry.com/patterns/library/spotlight-2


È un lavoro realizzato ancora questa primavera. È stata una esplicita richiesta da parte di mia cognata che mi ha chiesto uno scialle con i colori autunnali.

Certo gusti son gusti.... colori autunnali a me... che piacciono colori pastello. Sono andata alla ricerca di filati che mi proponessero colori richiesti e ho ordinato alla Holst Garn una lana indicata super  soft.mmmm, all'arrivo del filato, che non avevo mai lavorato, son rimasta abbastanza amareggiata. Si diciamo che è lana lana, non è merino, non è quel tipo di lana che siam abituate noi in Italia, morbide e carezzevoli al tatto ma..... ho tentato, ho provato e il risultato è questo.

Il modello è scritto in inglese ed è il primo capo che realizzo con le indicazioni in un'altra lingua. Ero un po' preoccupata per la parte in pizzo ma.... è stato più semplice di quello che pensassi.

Alla fine della fiera l'interessata è rimasta contenta. 

venerdì 1 settembre 2017

Cavalchiamo Onda su Onda 

Questo è un post che avrei dovuto scrivere molto tempo fa..... o forse non avrei mai dovuto scriverlo.

Tutto questo perché non era affatto un progetto organizzato ma.... fatto e realizzato immediatamente, appena visto.

Uscito di sorpresa on line, è offerto gratuitamente, mi ha da subito colpito la sua  leggerezza ed eleganza.

Il filato proposto dalla designer era di non facile reperibilità, cioè.... introvabile! Quindi ho optato per un filato altrettanto lace (molto fine), il colore mi ha colpita, a dir il vero ne avevo due o tre tra i miei preferiti e preso questo bel violetto/rosa, leggermente sfumato.

La lavorazione è top down, quindi si parte dal centro in alto. Si prosegue con la parte più veloce per poi iniziare con il bordo in pizzo. 

La lavorazione è semplice e facile da memorizzare .

Sebbene il modello sia scritto in inglese l'ho trovato per nulla complicato, molto più facile di quello che pensassi. 

L'ho realizzato all'inizio dell'estate, una volta terminato è rimasto lì in attesa di essere fotografato. 

Sono abbastanza restia a fotografare me stessa anche perché, oltre ad essere difficile, non mi piaccio come modella. Ne ho trovata una molto più carina di me.


In tutta la sua semplicità, leggerezza ed eleganza.

http://www.ravelry.com/patterns/library/onda-su-onda-3


mercoledì 31 maggio 2017

La crema mani de L'Occitane


Proverbiale, per chi mi conosce, è la mania che nutro per le mani.

Vi voglio descrivere man mano le creme che uso, che consiglio o sconsiglio perché ne uso moltissime e ne cambio altrettante tante. 

Dunque, ho appena terminato due cremine della stessa marca e ve le vorrei descrivere.

Sono le creme de l'Occitane en provence profumazione Zeste de citrone e Cherry Blossom.

Le acquistai sulla spinta di un consiglio di una mia conoscente che ne decantava le virtù, lasciava la pelle morbidissima e profumatissima.

Le ho trovate nel negozio presso l'outlet, in offerta due tubetti da 30 gr per la cifra di 11,00€.

Devo subito dire che la caratteristica che cattura l'attenzione appena spalmate, e da quel che ho notato andando a leggere le varie recensioni accomuna tutte, è il profumo. Non c'è che dire, le profumazioni sono avvolgenti, molto intense, accattivanti. La crema è facilmente spalmabile, si assorbe immediatamente lasciando la pelle asciutta e morbida.

Volutamente non ho letto subito l'inci. 

Cosa ho scoperto. Che al 4 posto si trova il dimethicone e più in là un peg-100!!!

Che vuol dire? Il dimethicone è un silicone , serve a rendere vellutata in superficie.

I peg sono degli emulsionanti che derivano dalla lavorazione del petrolio quindi non sono né ecocompatibili ne dermocompatibili.

È vero, le ho provate e le ho finite ma.... non le ricompro più.

 

lunedì 6 febbraio 2017

Abiti in maglia, per tutti i fisici?




L'idea di andare alla ricerca di immagini di abiti in maglia mi è balenata ieri.
Ho appena finito di creare, per un test, un abito. Ieri l'ho lavato, l'ho bloccato ed infine indossato....mah, 
Non sono un fuscello, anzi e il tutto mi raddoppia di volume....e mi son chiesta, come stanno questi abiti di moda? Certo su fisici che si possono permettere di tutto, tutto sta bene.


Questi sono presi da Pinterest

Naturalmente questo abito segna il fisico però anche per una curvi starebbe bene, ne son sicura.







Questo questo abitino estivo segna sicuramente tutte le forme. Chi ha la sufficiente sicurezza anche chi ha qualche curva in più per me non starebbe male.







Cominciamo a riempire i volumi, ecco in questo abito io ci starei, morbido ma non abbondante, evidenzia e copre.....sarebbe da provare....




Con questo abitino mi sentirei a mio agio, un pò più attillato sul busto e che scende a campana, permette di accompagnare i fianchi senza evidenziarli.






Anche questo abitino si allarga sotto senza esagerare, riuscendo a non segnare chi ha qualche chiletto di troppo.






Questo lo proverei immediatamente, ma nello stesso tempo lo accorcerei appena sotto il ginocchio, son sicura che mi sentirei bene.





 Meraviglia delle meraviglie, sarà che il bianco è tra i miei colori preferiti, questo abitino morbido sia nella forma che nel filato è tra i miei preferiti.





Con la gonna più corta degli altri, si allarga da sotto la vita, un pensierino ad indossarlo lo farei.



vorrei trovare immagini di donne curvy con abiti in lana per sfatare la credenza che non sia possibile indossarli senza sembrare più ampie di quel che si è......